Il tema di questa tavola è già stato molto discusso, sia durante le presentazioni di F. il quale appartiente a diverse Logge svizzere e straniere, sia nella letteratura di scrittori conosciuti per la loro autorità in materia.
Inizio il soggetto con uno spirito interrogativo, ma positivo, poiché questo è la mia natura. Quando non comprendo l'esistenza di un muro, provo di sormontarlo o di contornarlo, senza distrurlo. Sono certo che un tale comportamento di ricerca della verità eleverebbe sempre la spiritualità di colui che si pone la domanda della conoscenza di se stesso.
Provo dunque di portare il mio modesto contributo, quale Compagno che ha tutto da scoprire e di riflettere sulla sua propria persona, come pure sulla sua propria storia di uomo radicato nel mondo profano.
Conoscersi è innanzittutto sforzarsi di costruire il proprio "tempio interno".
E' un esercizio che domanda di fare una vera introspezione in se stesso, cercare semplicemente nelle proprie "viscere" per sapere a cosa assomigliamo, non solamente in rapporto alla propria personalità, ma ancora in rapporto allo sguardo altrui.
Talvolta diventa difficile girare lo specchio nel buon senso! Ma il santo ne vale certamente la candela.
Tre grandi domande sviluppano questa tematica, proverò di rispondervi per il tramite del mio percorso di Iniziato al titolo di Compagno.
Ecco dunque queste domande, che mi permettono di meglio conoscermi, grazie all'aiuto del rituale massonico:
- da dove veniamo?
- cosa siamo?
- dove andiamo?